Il glaucoma è una malattia cronica che colpisce il nervo ottico. Scopriamo come riconoscerlo e quali sono le terapie da mettere in atto.

Noto per essere la seconda causa di cecità in Italia, il glaucoma è un problema dovuto alla pressione interna dell’occhio a cui si associa anche la riduzione di sangue verso il nervo ottico. Quest’ultimo è anche responsabile della trasmissione delle informazioni visive che vanno dalla retina al cervello. Motivo per cui, soffrire di glaucoma porta ad una perdita progressiva del campo visivo con successiva cecità. Un problema importante e per il quale si rende necessario riconoscere da subito la malattia. Ecco, quindi, tutto quel che c’è da sapere a riguardo.

Glaucoma: cos’è e come riconoscerlo

Iniziamo con il dire che del glaucoma ci sono due forme diverse. Una è detta ad angolo aperto e l’altra ad angolo chiuso. Per chi non lo sapesse, l’angolo è la parte di occhi che si trova tra la cornea e l’iride e la cui congiunzione forma, appunto, un angolo.

glaucoma
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Tra le due forme, quella ad angolo aperto è la più comune ed ha una progressione lenta con sintomi che si riconoscono solo quando la malattia è in stato avanzato. In genere si verifica più facilmente in persone estremamente miopi, con familiarità con la malattia. Quello ad angolo chiuso, invece, si presenta per lo più in età avanzata o in soggetti ipermetropi. In casi molto più rari si può invece parlare di glaucoma congenito, in quanto presente fin dalla nascita.

In tutti i casi, il glaucoma può essere riconosciuto dall’oculista che una volta riscontrato si occuperà di stabilire la cura più giusta. Gli esami per riconoscerli sono quello del fondo dell’occhio, l’esame refrattivo e altri esami che misurano la pressione intraoculare e lo spessore della cornea.
A questi, può essere utile aggiungere lo studio del campo visivo, la perimetria computerizzata, l’iridografia e la tomografia ottica a luce coerente. Tutti esami che sono in grado di offrire un’idea generale ed in grado di far riconoscere qual è il tipo di glaucoma del quale si soffre.

Quali sono i sintomi del glaucoma

Ovviamente, nella maggior parte dei casi, il glaucoma tende a presentarsi con dei sintomi che all’inizio sono lievi ma che, pian piano, vanno aumentando in entità. Uno tra i primi riguarda la visione che tende a danneggiarsi, sopratutto ai lati o nella parte inferiore.
Capita, quindi, che si ne soffre inizi ad urtare oggetti o faccia fatica a scendere o salire le scale e a leggere.

Purtroppo non sempre chi ne soffre riesce a rendersi conto della cosa. Ma, visto che la malattia è cronica, è molto importante riconoscerla per tempo. Per riuscirci, quindi, è importante farsi visitare spesso dall‘oculista, sopratutto se in famiglia ci sono casi di glaucoma, se si hanno problemi anche minimi di riduzione del campo visivo, se si è miopi o diabetici e se si sa di avere difetti oculari che possono portare allo sviluppo del glaucoma.

Anche l’uso prolungato di cortisone può far insorgere la malattia. Motivo per cui, qualora si fosse in cura con farmaci di questo tipo si rivela importante sottoporsi spesso a delle visite oculistiche.

Come trattare il glaucoma

Una volta ricevuta la diagnosi di glaucoma, è possibile iniziare una terapia a base di colliri che aiutano a ridurre la pressione oculare, rallentando anche il procedere della malattia.
Quando queste terapie non sono più in grado di portare dei benefici, può essere utile ricorrere al laser o a dei trattamenti chirurgici come la trabeulectomia, la sclerectomia profonda o altri interventi in grado di migliorare il problema.

Tuttavia, come già accennato, la malattia è di tipo progressivo, motivo per cui allo stadio avanzato può portare ad una perdita della vista anche totale. Motivo in più per cercare di prenderlo per tempo e di curarlo nel miglior modo possibile attuando anche tutte le possibili tecniche di prevenzione.

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ultimo aggiornamento: 28-03-2023


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